Francesca Biondi, «Piccoli gesti di normalità quotidiana», umanità della pena e finalità rieducativa. Nota alla sentenza n. 97 del 2020

ABSTRACT

L’Autrice commenta la sentenza n. 97 del 2020, con cui la Corte costituzionale torna ad occuparsi del regime detentivo ex art. 41-bis dell’ordinamento penitenziario per i condannati per alcuni gravi reati, evidenziando la sensibilità del Giudice delle Leggi sia per le esigenze di difesa sociale sottese a questa disciplina speciale, sia, soprattutto, per il senso di umanità che deve caratterizzare la pena, quale condizione necessaria della rieducazione del detenuto.

The Author discusses Constitutional Court’s judgment No. 97 of 2020, where the Constitutional Court once again deals with the detention regime provided under Article 41-bis of the Penitentiary Regulations for people convicted of specific serious crimes. The paper highlights the Constitutional Court’s sensitivity for the needs of social defense underlying this special discipline, and, mainly, for the sense of humanity, that must characterize the sentence, as a precondition of the re-education of the detainee.

PAROLE CHIAVE: Corte costituzionale; ordinamento penitenziario; regime carcerario speciale; finalità rieducativa della pena.

KEYWORDS: Constitutional Court, Penitentiary System; Special Prison Regime; Reducational Purpose of the Criminal Sanction.

 

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Sommario: 1. La sentenza n. 97 del 2020 nella giurisprudenza costituzionale sull’art. 41-bis o.p. – 2. All’origine delle questioni di legittimità costituzionale: il divieto dello scambio di oggetti “fuori” o “dentro” i gruppi di socialità. – 3. La decisione sostitutiva della Corte. – 4. Umanità della pena, rieducazione ed esigenze di difesa sociale: come chiudere il cerchio.

Questa voce è stata pubblicata in: Nomos, Note e commenti e contrassegnata con finalità rieducativa della pena, Francesca Biondi, Nomos 3/2020, Note e commenti, Osservatorio sulla Corte costituzionale, sentenza n. 97/2020. Contrassegna il Permalink.