Azzurra Baggieri, Recensione a A. Alberti, La vita nella Costituzione, Napoli, Jovene, 2021, pp. 234

«Nessun uomo può scegliere arbitrariamente di vivere o morire; di tale scelta, infatti, è padrone assoluto soltanto il Creatore» diceva Giovanni Paolo II nell’Evangelium vitae del 25 marzo 1995 (nn. 46-47) in tema di valore e di inviolabilità della vita umana.
A partire dall’analisi delle encicliche, ed in particolare di quella sopra richiamata, l’Autrice del volume in commento, Anna Alberti, ricostruisce, come premessa imprescindibile per parlare di “vita” nella “Costituzione”, il paradigma della bioetica cattolica evidenziando come per la stessa i soli comportamenti consentiti siano quelli esercitati secondo natura cioè «quelli diretti a favorire lo sviluppo naturale della vita umana o volti alla conservazione del corpo umano (come gli interventi chirurgici invasivi)».

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