Rosa Iannaccone, La Convezione Costituente cilena: un’importante possibilità per il costituzionalismo contemporaneo

1. Premessa

In un contesto in cui è pacifico affermare che la democrazia sia, sotto numerosi aspetti e in maniera generalizzata, in crisi, l’attuale processo costituente cileno appare interessante da diversi punti di vista, che saranno concisamente illustrati in questo articolo.
Alla luce di ciò, si è deciso di avviare un peculiare percorso di analisi di tale evento nell’ambito della sezione “Cronache” della Rivista Nomos. Le attualità nel diritto.

2. Brevi cenni sull’origine del processo costituente cileno

La richiesta di una nuova Costituzione in Cile non è recente, ma è possibile individuarne le motivazioni nella dittatura militare di Augusto Pinochet, in una concordata e forse non pienamente compiuta transizione alla democrazia e, soprattutto, nella Constitución Política de la República de Chile del 1980.1 Quest’ultima, entrata in vigore dopo la fine ufficiale della dittatura ma elaborata da quest’ultima, non può essere definita realmente democratica in quanto è stata ispirata ad un modello di democrazia protetta e ha reso il Cile una “democrazia semi sovrana” caratterizzata da istituzioni che hanno limitato il potere delle autorità elette dal popolo.

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SOMMARIO: 1. Premessa 2. Brevi cenni sull’origine del processo costituente cileno. 3. Il plebicito nacional e la sua regolamentazione. 4. L’elezione dei Convencionales Constituyentes. 5. Le Cronache dalla Convezione Costituente cilena

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