POLONIA: Jan Sawicki, Si rinnova la conflittualità con l’Unione europea, mentre si riapre il mai chiuso scontro sull’aborto

Dopo la conferma di stretta misura di Andrzej Duda nelle elezioni presidenziali dello scorso luglio, che segue di otto mesi la quasi piena vittoria del cartello elettorale della “Destra unita”, presentatosi però nelle liste del partito “Diritto e giustizia” alle ultime elezioni legislative, la scena politica polacca avrebbe dovuto avviarsi a una fase di stabilizzazione. Ma l’autunno del 2020, non solo per la minacciosa recidiva della pandemia da Covid-19, sembra testimoniare qualcosa di diverso. Nel mese di settembre, il fallimento di un pacchetto di misure legislative su un argomento alquanto specifico e settoriale, per non dire marginale, provoca una crisi nel Governo guidato formalmente dal tecnocrate Mateusz Morawiecki, in un contesto politico in cui la volontà decisiva, a livello informale, seguita ad essere quella del leader del PiS Jarosław Kaczyński. Già nel mese di luglio si erano evidenziate avvisaglie, quando in un lunghissimo Consiglio europeo la posizione negoziale del Premier Morawiecki era stata minata dalle intemperanze interne del potente ministro della giustizia Zbigniew Ziobro, leader della piccola formazione “Polonia solidale” e personaggio dalla crescente influenza con l’ambizione di succedere rapidamente a Kaczyński nella guida della destra polacca. Ziobro è l’esponente del Governo polacco che ha tentato dapprima di bloccare l’esito del Consiglio europeo di luglio, con le sue storiche decisioni, per l’ostilità alla bozza di regolamento che avrebbe sottoposto alla condizionalità della rule of law l’erogazione di fondi europei, e poi ha tentato di fare lo stesso a dicembre, una volta che quel testo è stato perfezionato. Ma la sua azione si è dimostrata molto più efficace in quest’ultima fase, al punto di trascinare sulle sue posizioni lo stesso Kaczyński, e dunque tutto l’esecutivo polacco, in collaborazione con il Premier ungherese Viktor Orbán.

Ma la mancata approvazione delle misure legislative di settembre, cui si accennava, è stata il detonatore di una crisi governativa al cui esito, insieme alla conferma di personalità come il Premier Morawiecki e il ministro Ziobro, si è avuto l’ingresso diretto e imprevisto nella compagine governativa di Kaczyński con la posizione di Vicepremier e coordinatore di un Comitato ad hoc per la sicurezza e la difesa, una sorta di supervisore, dunque, del lavoro di altri […]

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