Mario Altomare, Recensione a R. J. Jackson, D. Jackson, Canadian Government and Politics in Transition, Toronto, Pearson, 2016, pp. 332

Lo scopo del manuale curato da Robert J. Jackson e Doreen Jackson, entrambi professori di Relazioni internazionali all’Università Carleton di Ottawa, consiste nel condurre un’analisi sistematica tanto delle istituzioni statali canadesi, identificative del potere esecutivo-burocratico, legislativo e giudiziario, quanto delle istituzioni politiche (partiti, gruppi di interesse e media), mettendo in luce anche i temi di maggiore attualità che interessano la democrazia canadese. Punto di partenza di questa analisi sono le elezioni del 19 ottobre 2015, a seguito delle quali il Partito Liberale guidato da Justin Trudeau ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi nella House of Commons.

Tali elezioni hanno, infatti, segnato un importante bisogno di cambiamento proveniente dal Corpo elettorale, gettando le basi di un processo di “transizione” da un sistema di governo caratterizzato da una tendenziale chiusura nei confronti delle diversità, implementato dai precedenti Governi conservatori di Stephen Harper, ad una democrazia più inclusiva delle differenze linguistiche, religiose ed etniche e in cui si registra una maggiore considerazione verso i tradizionali valori della socialdemocrazia canadese, fondati sul principio di tolleranza e sul riconoscimento e tutela del multiculturalismo. Inoltre, le elezioni del 2015 hanno anche contribuito a far emergere una serie di temi che domineranno la discussione pubblica nel lungo periodo: dall’immigrazione alla sicurezza nazionale, dalla disoccupazione giovanile all’invecchiamento della popolazione, dall’economia globale alle problematiche ambientali, passando per le necessarie riforme istituzionali (in particolare sul Senato e sul sistema elettorale plurality) e per le spinte secessioniste del Québec. Si tratta di tematiche che, come sostengono i due Autori, “must be resolved in Canada through the democratic institutions that have been built since Confederation” (p. 13). Perciò il manuale offre un’analisi dettagliata sul funzionamento delle istituzioni canadesi, evidenziandone i problemi e i principali elementi di novità che si sono profilati dopo le elezioni del 2015. Ma prima di esaminare le singole istituzioni, cui sono dedicati gli ultimi cinque capitoli, il volume delinea, nella prima parte, il contesto in cui esse operano, vale a dire un sistema federale, frutto di una peculiare evoluzione dei rapporti tra centro e periferia e segnato dalla presenza di una società multietnica, multiculturale e plurinazionale. […]

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