Mario Altomare, Recensione a G. Baldini (a cura di), La Gran Bretagna dopo la Brexit, Bologna, Il Mulino, 2016, pp. 302

Il volume curato da Gianfranco Baldini, con il contributo di autorevoli osservatori politici italiani e inglesi, si pone l’obiettivo di analizzare il tema della Brexit come punto cardine attorno al quale articolare una più vasta riflessione sui principali elementi di cambiamento sociale e politico che attraversano oggi la Gran Bretagna,oltre ad affrontare alcuni nodi cruciali che interessano la Brexit più da vicino.

Dopo la vittoria del Leave, come spiega il Curatore, sono emerse con maggiore evidenza “diverse tensioni – spesso sovrapposte – che la democrazia britannica era riuscita a contenere negli ultimi anni, rispettivamente sul governo del territorio, la rappresentanza e l’organizzazione dei partiti” (p. 7). Bisogna notare che si tratta di tensioni venute a consolidarsi nel corso del tempo, tra cui la questione scozzese, già al centro del dibattito politico in occasione del referendum sull’indipendenza del 2014, poi culminata nelle elezioni del 2015 con l’ingresso dei membri dello Scottish National Party a Westminster e, infine, tornata alla ribalta in maniera eclatante subito dopo il referendum; oppure i problemi relativi alla rappresentanza politica, strettamente connessi alle dinamiche di un sistema elettorale maggioritario fortemente selettivo, che ha contribuito a “deformare” il consenso elettorale dei partiti britannici; infine, si rilevi la questione dell’euroscetticismo, che ha da sempre caratterizzato l’identità britannica, “racchiusa in un non ben attribuito slogan: «Nebbia fitta sulla Manica. Continente isolato»” (p. 15), e con cui si intrecciano fattori di carattere storico, geografico, economico, oltre al ruolo giocato dalla stampa inglese nell’alimentare l’euroscetticismo latente.

Questi, dunque, i temi di grande attualità che investono la democrazia d’oltremanica e che vengono sviluppati nelle tre diverse parti in cui è suddiviso il volume, rispettivamente dedicate all’analisi delle elezioni del 2015 e alle loro conseguenze; all’osservazione delle dinamiche interne ai partiti politici protagonisti delle ultime General Election e della campagna referendaria del 2016; all’individuazione delle cause di lungo e breve periodo per comprendere come si è arrivati al voto del 23 giugno, foriero di profonda incertezza per ciò che riguarda gli sviluppi futuri del sistema politico britannico e i rapporti del Paese con l’Unione Europea. […]

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