Marco Mandato, Giuliaserena Stegher, Le dimissioni del Governo Draghi scuotono l’Italia e l’Europa, mentre non si arresta la crisi economico-energetica

Nel momento in cui queste cronache trovano la loro conclusione, l’Italia è in procinto di votare per le elezioni politiche, all’esito di una crisi inaspettata, benché manifestatasi nell’ultimo scorcio della legislatura. A nulla sono serviti gli sforzi tanto del Capo dello Stato, quanto di alcuni leader a far rientrare una crisi che, già dal mese di maggio, ha visto un repentino raffreddamento dei rapporti tra Movimento 5 Stelle – o meglio di Giuseppe Conte – e Presidente del Consiglio.
Difatti, al rientro del viaggio del Premier Draghi a Bruxelles – dove lo stesso era impegnato il 3 maggio al Parlamento europeo per la questione ucraina e ha paventato l’ipotesi di una revisione dei trattati e verso un “federalismo pragmatico” orientato a sostenere i cittadini nei campi economico, energetico e della difesa – ha cominciato a consumarsi lo strappo. Una volta tornato a Roma, il Presidente del Consiglio ha partecipato alla riunione del Governo nel corso della quale è stato dato il via libera al termovalorizzatore capitolino, tematica su cui i pentastellati sono particolarmente sensibili. A seguito di un nuovo scontro per la questione del cd. “superbonus” del 110 per cento, su cui Draghi ha manifestato la propria contrarietà anche in sede europea, il leader grillino Conte si è dimostrato particolarmente riluttante e ha chiesto al Premier di presentarsi in Aula al Senato per fornire chiarimenti sulla questione ucraina. Minacciando di non votare la fiducia al decreto aiuti, Conte ha tentato di rimarcare il ruolo del Movimento 5 stelle all’interno del governo, costringendo il Segretario del Partito democratico ha intervenire per tentare di sedare gli animi e far rientrare la questione, richiamando all’unità. […]

Scarica il testo in formato PDF

 

Questa voce è stata pubblicata in: Cronache costituzionali italiane, Nomos e contrassegnata con "Nomos 2/2022", Crisi, Cronache costituzionali dall'Italia, Draghi, governo, Mandato, Stegher. Contrassegna il Permalink.