Rosa Iannaccone, Recensione a D. A. Sabsay, La Constitución y la transición a la democracia en América Latina. Ensayos selectos, Santiago de Chile, Ediciones Jurídicas Olejnik, 2019, pp. 169.

In seguito alla terza ondata di democratizzazione, iniziata con la “Rivoluzione dei garofani” portoghese del 1974 che ha coinvolto oltre al Portogallo anche Grecia e Spagna, è possibile individuare, negli anni Ottanta del secolo scorso, una successiva ondata di transizioni alla democrazia dall’altra parte del mondo: gradualmente, tutti i Paesi dell’area latinoamericana, ad eccezione di Cuba, in un lasso di tempo relativamente breve, sono passati da regimi autoritari al pluralismo costituzionale. “La Constitución y la transición a la democracia en América Latina. Ensayos selectos” – raccolta di alcuni contribuiti di Daniel Alberto Sabsay, Professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di Buenos Aires – tratta appunto di quest’ultima ondata.

Come messo in evidenza dall’Autore stesso all’inizio del volume, il raggiungimento di un sistema democratico non si può dire concluso con l’approvazione di una Costituzione democratica e l’indizione di elezioni generali, ma necessita di un lasso di tempo – più o meno ampio a seconda dei casi – durante il quale, da una parte, le “nuove” istituzioni vengono messe alla prova e, dall’altra, vengono introdotti e applicati nuovi diritti. Il volume sembra seguire questa impostazione non solo dal punto di vista argomentativo ma anche da quello strutturale. È possibile, infatti, dividerlo idealmente in due sezioni. Nella prima parte – composta dai saggi: La protección del derecho a la intimidad y el reconocimiento de la «acción de clase» en un fallo de la CSJN; «El derecho ambiental y la construcción de un futuro sustentable y partecipativo»; Constitution and enviroment in relation to sustainable development e Democracia y desigualidad. Una visión constitucional – viene messo in rilievo come la transizione alla democrazia abbia comportato in America Latina, oltre la costituzionalizzazione delle garanzie istituzionali, anche l’inserimento, nelle Carte fondamentali, di un catalogo dei diritti contenente anche quelli di cosiddetta terza e quarta generazione – come il diritto alla salute, all’educazione, alla casa, all’uguaglianza delle opportunità – e tra questi l’Autore si sofferma su alcuni diritti collettivi quali il diritto alla riservatezza, il diritto ad una vita sana e la difesa dell’ambiente. […]

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