Rosario Strabone, Recensione a G. AMATO, Bentornato Stato, ma, Bologna, Il Mulino, 2022, pp. 108

Bentornato Stato, ma, è il più recente lavoro scientifico di Giuliano Amato pubblicato nelle voci del Mulino. L’Autore, nel corso del volume, ripercorre le diverse fasi storiche del rapporto tra Stato e mercato intercorse nel nostro ordinamento. L’obiettivo è di stimolare riflessioni sui pericoli – lontani ma possibili – del nuovo ritorno dello Stato a partire dalle misure realizzate a seguito della crisi pandemica, che – come ampiamente noto – hanno avuto pesanti ripercussioni sul versante socioeconomico del nostro paese.
Gli eventi degli ultimi decenni, di cui Amato è stato (ed è) grande protagonista, contrassegnati dapprima dal ritiro (parziale) dello Stato e, successivamente, dal suo grande ritorno hanno spinto l’Autore a riflettere, lontano da angolature squisitamente ideologiche, se «la indubbia utilità, oggi, di interventi pubblici volti a contrastare fallimenti o comunque carenze del mercato sia anche tale da resistere al rischio di quegli inquinamenti e di quelle patologie che nell’ultima decade del secolo scorso aprirono la strada al neoliberismo» (p. 10). […]

Scarica il testo in formato PDF

Questa voce è stata pubblicata in: Nomos, Rassegne critiche, recensioni, schede e contrassegnata con "Nomos 2/2022", Bentornato Stato, Giuliano Amato, Nomos, Recensione, Rosario Strabone, Stato. Contrassegna il Permalink.