Teresa Serra, Un ricordo personale: il faticoso percorso degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta

Ho ascoltato con molto interesse sia la presentazione di Fulco, sia le testimonianze che hanno ricostruito l’ambiente culturale nel quale si viveva. Tante storie, tutte diverse, ma anche tutte inserite in un contesto che è quello, che ha chiaramente delineato Lanchester, di una lunga e faticosa marcia verso una parità che non si può dire sia stata raggiunta completamente. E Lanchester nota anche che l’intervenuta licealizzazione del settore giuridico (termine che voglio assumere in una accezione non negativa) evidenzia però che l’attività universitaria di ricerca e di docenza rischia di essersi spostata in altre sedi, ponendo nuovi problemi di disparità e quindi nuove sfide. Ma vorrei cominciare ricordando per la mia Filosofia del diritto, come ha anche fatto Lanchester, un episodio eclatante dei primi anni del Novecento per alcune caratteristiche che ci possono far riflettere. Nel 1894 Teresa Labriola si laureò in Giurisprudenza all’Università di Roma, Ateneo in cui nel 1900 ottenne l’incarico di libero docente di Filosofia del diritto. Ma Teresa Labriola dovette rinunciare all’insegnamento. Di più, in una lettera di suo padre indirizzata a Benedetto Croce, si legge che solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine poté tenere la sua prima lezione, disturbata da giornalisti e da studenti contrari ad accettare una donna in veste di docente universitario.

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