GERMANIA, Astrid Zei, La politica monetaria della BCE di nuovo al vaglio del Tribunale Costituzionale Federale

Con la decisione del 18 luglio 2017 il Tribunale costituzionale federale ha sospeso il procedimento teso ad accertare la legittimità del programma di riacquisto generalizzato di titoli del settore pubblico, c.d. Quantitative Easing, avviato dalla Banca entrale europea nel mese di marzo del 2015, inoltrando un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’UE. Il procedimento riunisce quattro ricorsi individuali [2 BvR 859/15; 2 BvR 980/16; 2 BvR 2006/15; 2 BvR 1651/15] con cui si contesta, da un lato, la natura ultra vires del Expanded Asset Purchase Programme (APP) della Banca centrale europea; dall’altro, si invoca una violazione dell’identità costituzionale tedesca, che ricomprende anche il principio della responsabilità generale del Bundestag per il bilancio dello Stato (Gesamtverantwortung).

Contestando le decisioni della BCE e del Consiglio della BCE che istituiscono il programma di acquisto dei prestiti del settore pubblico nel mercato secondario (Public Sector Assets Purchase Program, abbr. PSPP), il Programma di acquisto di titoli garantiti (Asset Backed Securities Purchase Program, abbr. ABSPP), il Programma di acquisto di obbligazioni bancarie garantite (Third Covered Bonds Purchase Program, abbr. CBPP3), quelle relative all’attuazione del programma di acquisto di obbligazioni di qualità elevata emesse da società non bancarie (Corporate Sector Purchase Programme, CSPP), e la decisione della Banca centrale europea del 22 giugno 2016 sull‘idoneità degli strumenti di debito negoziabili emessi o garantiti dalla Repubblica ellenica (ECB/2016/18), i ricorrenti […]

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