Leopoldo Elia, Spunti per un confronto tra Grund Gesetz tedesca e Costituzione italiana

Ringrazio ancora il Direttore del Goethe Institut e del Dipartimento di Teoria dello Stato per avermi fatto l’onore di presiedere la prima seduta di questo incontro così qualificato tra studiosi italiani e tedeschi. Da parte mia non voglio rubare certo il tempo ai relatori di questa mattina, ma non posso celare anche sul piano personale la somma dei ricordi che mi ha suscitato la lettura della relazione del Prof. Denninger, che questa mattina riferirà qui.
Dalla rievocazione dei lavori del Consiglio Parlamentare, che ha prodotto la Legge Fondamentale della Repubblica Federale Tedesca, sono ritornate le figure che mi sono state familiari per un certo periodo nell’Assemblea del Consiglio d’Europa di Strasburgo. Mi è parso di risentire quando ero funzionario parlamentare, segretario della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, gli interventi per la socialdemocrazia tedesca di Carlo Schmid e per la Democrazia Cristiana di Heinrich von Brentano. E ancora c’era questo alone del lavoro costituente fatto in Germania alla fine degli anni ’40, inizio anni ’50, è il periodo in cui ho potuto seguire i loro exploits oratori, che devo dire coronati da successo in quella Assemblea, oltre agli interventi in particolari circostanze dello stesso cancelliere Konrad Adenauer.

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