Non avrei mai voluto intraprendere la scrittura di queste righe, ma la nostra parabola esistenziale prevede una serie di passaggi obbligati, lieti e tristi, che si succedono nell’evolvere del tempo, in relazione alle stagioni della vita.
Nell’ambito accademico, la perdita del Maestro può essere precoce o invece disporsi secondo l’ordine naturale delle cose, se così si può definire, ma è sempre egualmente dolorosa.
Alessandro Pace, che ci ha lasciati il 18 aprile 2025, è stato un Maestro autentico per tutti i suoi allievi, che seguiva nei loro perigliosi percorsi, anche quando erano usciti dall’ala protettiva del “nido” accademico. Lo faceva sempre con attenta ed equanime attenzione, esaminando con affettuosa severità i lavori (specie quelli destinati alla Sua amata Giurisprudenza costituzionale), ma mai imponendo un “pensiero unico” di Scuola.