La lezione può dirsi, astrattamente, «una sorta di chiamata a raccolta intorno al sapere» certamente, in concreto, essa «ha un carattere pubblico». Presupposta l’assoluta rilevanza è quindi lecito interpellarsi: «possiamo pensare che i risultati […] degli anni trascorsi a scuola, cioè a lezione, non possano che essere o lo studente riempito di nozioni oppure lo studente imbottito di ideologia?». I passi trascritti sono contenuti nel pamphlet di Gustavo Zagrebelsky, dal titolo – enigmatico quanto avvincente –, «La Lezione. Discorso». […]
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Sommario: 1. Premessa. – 2. Légein, scuola, aulòs. – 3. Il perimetro della libertà di insegnamento: «istruire o educare»?. – 3.1. (segue) Percezioni. – 3.2. (segue) Chiaroscuri. – 4. Il luogo classe: figurazioni teoriche e alterità. – 5. Approdi ultimi (o quasi…): il senso del “rilievo costituzionale”.