Abstract [It]: Nel momento in cui il pensiero postmoderno ha negato fondamento all’idea stessa di verità, ci si continua a chiedere se la verità sia ancora un valore rilevante per la costruzione della sfera pubblica, se e fino a che punto l’aderenza alle conoscenze e alle scoperte scientifiche nelle decisioni pubbliche soddisfi il parametro della verità, se e come contrastare le infinite possibilità di manipolazione del reale offerte dai sistemi di intelligenza artificiale. Questo contributo cerca, innanzitutto, di precisare i termini dell’ampio e articolato dibattito sulla relazione fra verità e diritto, a partire, pur con inevitabili approssimazioni, da alcuni nodi fondamentali della riflessione filosofica, per via dell’impatto che tali argomentazioni hanno avuto sulla filosofia e sulla teoria del diritto. Si osserva, poi, come anche i più importanti sostenitori della neutralità assiologica e aletica del diritto, a cominciare da Kelsen, siano arrivati a un certo punto a doversi misurare inevitabilmente con il rapporto fra verità e democrazia. Dunque, non convince l’idea della democrazia procedurale come antidoto all’imperialismo potestativo della verità, perché tale ricostruzione è incompatibile con il fondamento solidaristico delle democrazie pluraliste e con la dimensione valoriale del costituzionalismo democratico, in continua tensione verso la ricerca della verità. Nasce allora la questione della rilevanza giuridica dell’aspirazione verso una società aletica, cioè una società che non sia indifferente al problema della verità e che aspiri alla sua ricerca e alla sua affermazione, nella consapevolezza che la corretta circolazione delle informazioni è essenziale per la formazione del consenso e per la giustificazione delle decisioni politiche.
Abstract [En]: At a time when postmodern thought has denied the very idea of truth, we continue to ask ourselves whether truth is still a relevant value for the construction of the public sphere, whether and to what extent adherence to scientific knowledge and discoveries in public decisions satisfies the parameter of truth, whether and how to counter the infinite possibilities for manipulating reality offered by artificial intelligence systems. This essay attempts, first of all, to clarify the terms of the broad and complex debate on the relationship between truth and law, starting, albeit with inevitable approximations, from some fundamental issues of philosophical reflection, due to the impact that these arguments have had on philosophy and legal theory. It is then observed how even the most important supporters of the axiological and alethic neutrality of law, starting with Kelsen, have reached the point of having to inevitably deal with the relationship between truth and democracy. Therefore, the idea of procedural democracy as an antidote to the imperialism of truth-seeking power is unconvincing, being incompatible with the solidarity-based foundation of pluralist democracies and with the value-based dimension of democratic constitutionalism, in constant tension towards the search for truth. The question then arises of the legal relevance of the aspiration towards an alethic society, that is, a society that is not indifferent to the problem of truth and that aspires to its search and affirmation, in the awareness that the correct circulation of information is essential to the formation of consensus and the justification of political decisions.
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SOMMARIO: 1. A mo’ di introduzione: cenni al dibattito filosofico sulla verità. – 2. Il diritto senza verità come antidoto all’imperialismo assiologico. – 3. Il paradigma aletico dell’ordinamento costituzionale: il pluralismo della verità. – 4. Verità come diritto umano fondamentale? – 5. Verità, democrazia, politica: si può parlare di diritti aletici? – 6. Per concludere.
