L’ultimo quadrimestre ha rappresentato, per l’Irlanda, un periodo caldo tanto dal punto di vista meteorologico (è stata l’estate più calda mai registrata sull’Isola) quanto da quello politico-istituzionale, con l’apertura delle candidature per la campagna presidenziale del prossimo novembre.
Sebbene alla fine di agosto soltanto una candidata, Catherine Connolly, abbia ottenuto il numero di endorsement sufficienti per formalizzare l’investitura e concorrere ufficialmente alla prima carica dello Stato, tutti i partiti dell’arco parlamentare hanno avviato serrati dibattiti interni sull’opportunità di individuare un proprio designato per la corsa alla presidenza.
Quelle di novembre 2025 saranno infatti le prime elezioni in 14 anni in cui non concorrerà l’attuale Presidente Higgins, in carica dal 2011 (quando vinse alla quarta redistribuzione delle preferenze degli elettori), e riconfermato nel 2018 […]
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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. La ricerca del candidato presidenziale di Fianna Fáil tra attese e insoddisfazioni. – 1.2. Fine Gael sostituisce in corsa la propria candidata alle presidenziali. – 1.3. Lo Sinn Féin tra convention di partito rimandate e candidati non pervenuti. – 1.4. La conferma di Bacik come leader e l’endorsement dei Labours a Connolly. – 1.5. I Social Democrats tra proposte di revisione costituzionale e sostegno a Connolly. – 2. Oireachtas. – 2.1. La formazione delle commissioni parlamentari. – 2.2. La legislazione rilevante. – 3. Governo. – 3.1. L’istituzione della Local Democracy Taskforce. – 3.2. La continua tensione nei rapporti diplomatici con lo Stato d’Israele. – 4. Capo dello Stato. – 4.1 L’impegno del Presidente Higgins per la crisi umanitaria a Gaza.
