GERMANIA: Astrid Zei, Prorogatio, ovvero con il piede in due scarpe: sulla pretesa libertà di affidare la revisione costituzionale al vecchio Parlamento in regime di prorogatio anziché all’Assemblea neoeletta

Il 6 novembre 2024 al termine di una lunga discussione sui contenuti della legge finanziaria per il 2025, il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha annunciato in una conferenza stampa di avere chiesto al Presidente federale la revoca dell’incarico al Ministro federale delle Finanze Christian Lindner (FDP), ritenendo oramai conclusa l’esperienza del Governo di coalizione. Al momento dell’apertura formale della crisi il Cancelliere aveva prospettato da subito uno scioglimento anticipato del Bundestag e l’indizione di nuove elezioni da tenersi a marzo del 2025. Su pressione dei partiti dell’Unione CDU/CSU i tempi sono stati più serrati.
L’11 dicembre il Cancelliere ha presentato al Bundestag la richiesta formale di un voto di fiducia (Vertrauensfrage), ai sensi dell’art. 68 LF. La votazione, per appello nominale, si è tenuta il 16 dicembre. Era la sesta volta nella storia tedesca del secondo Dopoguerra […]

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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. La nuova legge elettorale del Bundestag: l’amaro destino dei vincitori non eletti. – 1.2. Le elezioni del 2 marzo ad Amburgo. – 2. Parlamento. – 2.1. Si vota sulle nuove norme sull’immigrazione o su Alternativa per la Germania (AfD)?. – 3. Governo. – 3.1. La formazione del Governo federale. – 4. Corti. – 4.1. Il principio costituzionale della parità delle chances e i sondaggi pre-elettorali: quali limiti e quali rimedi? – 4.2. Verifica delle elezioni: la Lega Sahra Wagenknecht non può pretendere il riconteggio dei voti, o almeno, non subito.

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