CANADA: Andrea Fiorentino, Chiara Spiniello, Il Canada verso le elezioni federali anticipate del 20 settembre 2021 tra la rinnovata attualità della questione della reconciliation e il perdurante contesto pandemico

“With great respect, I would like to acknowledge that today we are standing on the unceded territory of the Algonquin Anishinabe people, who have lived and cared for this part of the world for thousands of years. To Prime Minister Trudeau, thank you for your faith in me and for your commitment to reconciliation. I am honoured, humbled and ready to be Canada’s first Indigenous governor general”.
È con queste parole che il 26 luglio Mary Simon, donna di etnia Inuit con alle spalle una lunga e prestigiosa carriera come attivista per i diritti dei popoli indigeni e come ambasciatrice, ha scelto di aprire il proprio installation speech (v. infra) tenuto in occasione della cerimonia del
suo insediamento come 30a Governatrice Generale del Canada. La nomina di un’indigena a rappresentante viceregale della Corona – proposta dal Primo Ministro Justin Trudeau, il quale l’aveva già annunciata il 6 luglio nella suggestiva cornice del Museum of History di Gatineau, sulla sponda del fiume Ottawa opposta rispetto a Parliament Hill – ha rappresentato un evento di enorme importanza storica.

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