MESSICO: Rosa Iannaccone, Il Messico affronta la pandemia, ma decide di non vedere la violenza sulle donne e la fragilità del suo patto federale

Passano i mesi ma le problematiche vissute dal Messico non sembrano mutare. Al contrario, nel quadrimestre in esame, si sono acuite tensioni già messe più volte in evidenza in occasione delle Cronache costituzionali del Messico quali: la violenza sulle donne; l’indebolimento del patto federale; la crisi interna, e non solo, del partito presidenziale Morena; e, naturalmente, la diffusione dei contagi da Covid-19. All’inizio di settembre membri di vari collettivi femministi hanno occupato, in modo pacifico, la sede della Commissione Nazionale dei Diritti Umani (CNDH) situata nel Centro Storico della capitale, dichiarando che vi sarebbero rimasti fino a quando le istituzioni non avessero risolto i casi pendenti di femminicidi, scomparse e abusi e stabilendovi il Centro rifugio per le vittime di violenza, “centro okupa”. Nonostante la forza e la risonanza di tale atto, emulato anche in altre Entità del Paese, e le innumerevoli manifestazioni che si sono svolte, soprattutto in occasione della Giornata Internazionale per l’aborto sicuro e della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la risposta del Governo Federale non è arrivata, a parte il dispiegamento della polizia e l’indignazione nei confronti delle manifestazioni e delle manifestanti. Basti pensare che nel rispondere a una domanda sugli eventi della CNDH, durante la mañanera del 7 settembre, la reazione del Presidente Andrés Manuel López Obrador è stata concentrata nel condannare il danneggiamento di un quadro di Francisco I. Madero e le manifestazioni, descritte come violente e vandaliche. Le parole pronunciata dalla secretaria de Gobernación, Olga Sánchez Cordero, il 25 novembre, contro la cultura machista e patricale e la necessità di combatterla perdono valore se, poco dopo, la massima istituzione, il Presidente della Repubblica, parifica i femminicidi alle altre morti violente ed individua come loro causa la povertà e l’emarginazione (Cfr. Presidenza).

Secondo le statistiche del Secretariado Ejecutivo del Sistema Nacional de Seguridad Pública (Sesnsp) il femminicidio, insieme all’omicidio intenzionale, non è praticamente mai diminuito dall’inizio […]

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