Monica Croatto, Recensione a P. Consorti, L. Gori, E. Rossi, Diritto del Terzo Settore, Bologna, Il Mulino, 2018, pp. 206

La recente revisione organica dell’area del “non profit” è l’oggetto principale del volume dal titolo “Diritto del Terzo Settore, che esamina gli aspetti giuridicamente rilevanti della nuova disciplina, al fine di evidenziare alcuni principi sottesi alla riforma ed eventuali criticità emergenti dall’analisi delle disposizioni e degli istituti introdotti. In particolare, gli Autori esaminano il Decreto Legislativo del 3 luglio 2017, n. 117, istitutivo del Codice del Terzo Settore, come modificato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2018, n. 105.

Il volume si apprezza per la completezza nella trattazione di ogni elemento rilevante relativo alla dimensione soggettiva, oggettiva e relazionale del Terzo Settore, disegnato dal recente intervento legislativo, spesso esaminato in prospettiva diacronica. Inoltre, l’esame delle varie tematiche di interesse è valorizzato dal ricorrente confronto della legislazione primaria con i principi costituzionali coinvolti, i quali rappresentano l’orizzonte entro il quale ricondurre ad unità la comprensione e la definizione degli aspetti giuridicamente più rilevanti della disciplina del Terzo Settore ed elaborare spunti critici utili, in chiave prognostica, per un’eventuale futura evoluzione del medesimo. Il testo, infine, costituisce uno strumento indispensabile per coloro che vogliono iniziare lo studio del diritto del Terzo Settore, che legittimamente è ormai in grado di rivendicare la propria autonomia rispetto ad altri settori giuridici, in virtù della costante crescita e della complessità di un fenomeno sociale, caratterizzato dalla convivenza, entro lo stesso perimetro di azione, di realtà filantropiche ed enti a vocazione produttiva e imprenditoriale.  Ciò che comunemente viene definito Terzo Settore include una complessa e variegata realtà di organizzazioni private che svolgono attività di utilità sociale, perseguendo obiettivi diversi dal profitto, come “corpi intermedi” tra individuo ed autorità pubblica. Gli enti del Terzo Settore possono essere sussunti nel “genus” delle formazioni sociali, tutelate dall’articolo 2 della Costituzione Italiana, come forme di espressione del principio di pluralismo sociale, in quanto spazi di partecipazione del cittadino […]

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