Valeria De Santis, Nuovi strumenti per dare impulso alla decisione politica e rivitalizzare la rappresentanza? Interrogativi e aporie sul disegno di legge costituzionale in materia di iniziativa legislativa popolare

ABSTRACT

 Il disegno di legge costituzionale in materia di iniziativa popolare, approvato in prima deliberazione alla Camera dei deputati il 21 febbraio 2019 (A.C. n.1173) e attualmente all’esame della Commissione Affari costituzionali del Senato (A. S. n. 1089), mira a rafforzare l’iniziativa popolare collegandola con un nuovo tipo di referendum con effetti approvativi. Nel presente studio si mettono in evidenza gli effetti di  sistema che la riforma in oggetto potrebbe avere, trasformando il sistema delle fonti e alterando complessivamente l’equilibrio tra rappresentanza e partecipazione.

 This study analyzes a proposal of a constitutional bill concerning the popular initiative and referendum which was approved in first deliberation by the Chamber of Deputies on February 21, 2019 (A.C. n.1173). In the specific instance, the main point under discussion introduces an indirect popular legislative initiative to be submitted to approval by referendum. This initiative could entail a substantial change of the balance between representative institutions and the electoral body. The aim of this study is to identify the arguments of the review process, highlighting the most controversial aspects and the intrinsic potentiality of the proposed bill.

Parole chiave: iniziativa popolare, referendum approvativo, funzione legislativa, rappresentanza, partecipazione.

Key words: indirect initiative, referendum, legislative function, representative democracy, popular participation.

 

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SOMMARIO: 1. Effetti sistemici della riforma costituzionale in materia di iniziativa legislativa popolare. – 2. Partecipazione popolare diretta e crisi della funzione deliberativa del Parlamento. – 3. La procedura: presentazione dell’iniziativa popolare, intervento normativo delle Camere, ruolo del comitato promotore e voto popolare. – 4. Limiti di ammissibilità del referendum: la conformità a Costituzione, l’omogeneità e il sindacato della Corte costituzionale. – 5. Segue gli altri limiti di ammissibilità del referendum: intese, accordi, copertura finanziaria e mancato coordinamento con l’art. 75 della Costituzione. – 6. Il quorum strutturale. – 7. La legge approvata con il referendum nel sistema delle fonti. – 8. Considerazioni finali e necessariamente provvisorie sulla scelta del modello e possibili torsioni applicative.

 

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