STATI UNITI, Giulia Aravantinou Leonidi, La “constitutional trifecta” dei repubblicani ovvero quanto sono ancora democratiche le istituzioni americane. Alcune considerazioni a quasi un anno dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca

L‘ ordinamento degli Stati Uniti d’America è caratterizzato da una forma di governo presidenziale che accoglie una separazione rigida dei poteri temperata da un delicato sistema di freni e contrappesi. Questi ultimi consentono al Presidente, al Congresso e alle Corti di limitare l’espansione dei poteri costituzionalmente conferiti all’esecutivo, garantendo l’equilibrio e il funzionamento del sistema. James Madison nel Federalist n. 51 spiega la necessità della previsione dei meccanismi cd. di checks and balances sostenendo che “the interest of the man must be connected with the constitutional rights of the place”. Nel corso del primo anno del suo mandato presidenziale Donald Trump ha tentato ed, in alcuni casi, è riuscito a ribaltare molti dei provvedimenti adottati nel corso dell’amministrazione Obama. Questo risultato è stato ottenuto grazie al controllo che attualmente i repubblicani hanno di tutti e tre i “branches of government”, riportando in auge l’espressione coniata dal costituzionalista Jack Balkin della “constitutional trifecta”.

La cd. tripletta costituzionale si verifica allorquando il medesimo partito controlla il Congresso, l’Esecutivo e il potere giudiziario. Si tratta di una circostanza alquanto inusuale per l’ordinamento statunitense, in cui la scansione del calendario elettorale e la disomogeneità che ha caratterizzato i partiti politici al loro interno hanno per lungo tempo impedito allo stesso partito di controllare tutte le leve del potere. Al momento attuale, l’inarrestabile polarizzazione dei partiti politici tradizionali e l’omogeneità ideologica che ne contraddistingue le dinamiche interne minacciano seriamente la tenuta democratica delle istituzioni statunitensi. Il depotenziamento del sistema di checks and balances, posto a garanzia della separazione dei poteri, è il risultato della convergenza di diversi fattori. In primo luogo, il Congresso a maggioranza repubblicana, pur procedendo nelle inchieste a carico dello stesso Presidente e di esponenti di spicco del suo staff e della sua amministrazione, a seguito del divampare dello scandalo del cd. Russiagate, si è mostrato finora timido nel contenere l’espansione dei poteri dell’esecutivo.

La recente approvazione della riforma fiscale, il Tax Cuts and Jobs Act, fortemente voluta dal Presidente Trump, costituisce l’ulteriore riprova di quanto il sistema sia diventato meno democratico e sempre più oligarchico. […]

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