Elisabetta Frontoni, Leale collaborazione, delegazione legislativa e modulazione degli effetti delle decisioni di illegittimità costituzionale: la Corte di fronte alla perdurante assenza di una seconda Camera delle Regioni

Il giudizio di legittimità costituzionale sulla legge di riforma delle amministrazioni pubbliche, meglio nota come legge Madia, ha offerto alla Corte l’occasione per affermare nella sentenza n. 251 del 2016 un importante principio in tema di leale collaborazione tra Stato e Regioni.

Secondo il giudice costituzionale, a fronte di un inestricabile intreccio di competenze tra gli enti, l’unico strumento in grado di garantire un’effettiva leale cooperazione è l’intesa, anche quando essa deve essere raggiunta per determinare il contenuto di un atto legislativo1.
E’ la prima volta che la Corte pone un principio tanto pervasivo nella formazione degli atti aventi forza di legge, ma la netta presa di posizione del giudice costituzionale non appare un vero e proprio fuor d’opera. Segnali in questo senso potevano già essere colti nella giurisprudenza pregressa e nella legislazione più recente. […]

Scarica il testo in formato PDF

Questa voce è stata pubblicata in: Nomos, Saggi e contrassegnata con Elisabetta Frontoni, Nomos 2/2017, Saggi. Contrassegna il Permalink.