Andrea Ridolfi, I “decostituiti” de “La Sapienza”: Santi Romano, Maurizio Maraviglia e Carlo Costamagna

La mia relazione verterà su tre giuspubblicisti dell’Università La Sapienza di Roma – in ordine rigorosamente alfabetico, Carlo Costamagna1, Maurizio Maraviglia2, e Santi Romano3 – oggetto di epurazione nel trapasso dall’ordinamento fascista a quello repubblicano4. Caratteristica comune a tutti e tre è quella di essere non solo di essere docenti universitari ed esponenti di primo piano del Regime, ma anche senatori, e di essere perciò partecipi delle tribolate vicende di quella istituzione, che, dopo il 25 luglio 1943, pur rimanendo in uno stato di sostanziale inattività fino alla sua soppressione ad opera dell’Assemblea Costituente, fu oggetto di una pesante epurazione al proprio interno5.

Articolerò, di conseguenza, la mia relazione in tre parti. Nella prima parte mi occuperò della problematica delle epurazioni, prendendo in considerazione soprattutto le epurazioni in ambito universitario e quelle riguardanti il Senato, dando anche un breve sguardo alla giurisprudenza. Nella seconda parte proverò, invece, a tracciare un breve profilo dei tre studiosi di diritto pubblico, cercando di mettere in evidenza alcuni punti fondamentali del loro pensiero. Nella terza, infine, cercherò di formulare qualche sintetica considerazione finale. Le epurazioni in ambito universitario si inseriscono nell’ambito del processo di epurazione del personale burocratico e amministrativo6, avviato dal Governo Badoglio con il r.d.l. n. 29/B – che prevedeva l’allontanamento di tutti i dipendenti che avessero ricoperto cariche nel P.N.F.7 –, e poi proseguito dal Governo Bonomi con il d.lgs.lgt. n. 159/1944, definito, non a caso, la Magna Charta dell’epurazione politica8. È opinione comune che le epurazioni in Italia siano sostanzialmente fallite in tutti i settori9. Tra le cause che hanno portato allo svuotamento di esse va considerata, in primo luogo, l’Amnistia varata dal Guardasigilli Togliatti per scopi di pacificazione nazionale10, la cui applicazione portò alla scarcerazione di molti esponenti del Regime, finanche quelli imputati di gravissimi reati. Un ruolo fondamentale nel freno delle epurazioni è stato svolto, inoltre, anche dall’autorità giudiziaria11, che, nell’ammettere prima l’impugnazione delle pronunce dell’Alta Corte di Giustizia, e poi nel riformarle, ha contribuito a far naufragare numerosi procedimenti […]

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Di seguito si riporta il sommario dell’articolo: 1. Premessa: le epurazioni in Italia – 2. Un breve profilo dei tre giuspubblicisti epurati – 2.1. Santi Romano – 2.2. Maurizio Maraviglia – 2.3. Carlo Costamagna – 3. Considerazioni conclusive.

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