V. Tonti Recensione a B.G. MATTARELLA, La trappola delle leggi. Molte, oscure, complicate, Bologna, Il Mulino, 2011, pp. 217

Una singola legge può essere buona o cattiva. Il complesso delle leggi che ci governano può essere un ambiente confortevole e rassicurante o una gabbia stretta e scomoda. (…) Mentre una cattiva legge si può abrogare o emendare, un groviglio di leggi è difficile da migliorare, perché prima di tutto occorre districarvisi”. Il libro di Bernardo Mattarella inizia così, descrivendo alla perfezione la sensazione che ogni cittadino italiano ha provato la prima volta che si è trovato a contatto, per i più diversi motivi, con la legislazione italiana: la sensazione di sentirsi in una trappola, in un labirinto. In questo labirinto l’autore si avventura cercando di spiegarne cause, effetti e rimedi. Per quanto riguarda le cause dell’inflazione normativa (nonostante la difficoltà di distinguere, in questo ambito, cause ed effetti), è incontestabile che le leggi in Italia siano molte, oscure e complicate. Sulla loro qualità incide anche l’abuso da parte del Governo del suo potere legislativo, che determina leggi sempre più lunghe ed eterogenee, dettate spesso da microinteressi.

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