Tommaso Gazzolo, L’attuale Governo e la costruzione della legittimità politica

La linea di discrimine tra quello che usa definirsi un governo tecnico ed un governo politico può essere individuata nella differente legittimazione della loro autorità. Un governo è “tecnico” quando deriva la propria legittimità politica da un’autorità al di fuori di se stesso, del suo Capo (in Italia, al di fuori del Presidente del Consiglio). È “politico”, per contro, quel governo che fonda la propria legittimazione – ossia la giustificazione del proprio potere – sulla sua stessa autorità. In tal senso, il governo tecnico viene nominato: la sua autorità è trasmessa, condizionata e dipende dall’esistenza di un’altra autorità che lo legittima. Il governo politico, invece, viene eletto: la sua autorità viene riconosciuta in virtù di una legittimazione che ha in se stesso. Un governo, infatti, non acquista una legittimità politica perché è stato eletto, ma viene eletto perché possiede in sé una legittimità politica. Il Governo di Mario Monti è stato presentato, sin dal suo esordio, come un governo “tecnico”, legittimato dalla nomina presidenziale secondo la “prassi” costituzionale sottesa all’art. 92 Cost. (consultazioni, mandato esplorativo, incarico). Tre circostanze hanno, tuttavia, contribuito a costituire uno strato intermedio tale da rendere disponibile al Governo un orizzonte di legittimazione politica indipendente da quello aperto dal Presidente della Repubblica. Esse sono state: la pressione internazionale esercitata sull’Italia, soprattutto da parte della Germania; il presunto “stato di necessità” derivante dalla “crisi economica” del Paese; infine, la delegittimazione dei partiti politici. Si tratta di fattori tali da non consentire, di per se stessi, una legittimazione “politica” – ossia spontanea ed incondizionata – del Governo oggi in carica. Essi segnano, piuttosto, uno stato di apertura alla prelegittimità, una possibilità per il Governo di sostenere un reale principio di legittimità (e non ancora, invece, di essere da esso sostenuto).

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