Andrea Fiorentino, Recensione a P. Carnevale, E. Greppi, K. Roudier, Il diritto della guerra e della pace, Napoli, Editoriale Scientifica, 2019, pp. 152.

Lungo l’intero arco della storia del pensiero giuridico moderno e contemporaneo, il fenomeno della guerra e, più in generale, dell’uso della forza armata, per l’impatto profondo e talora devastante che ha pressoché ordinariamente esercitato sulle vicende umane, ha rappresentato un tema costante di riflessione e dibattito. Dinanzi a un rapporto, quello tra guerra e diritto, notoriamente percorso da una problematica tensione, stante la tendenza di quell’estrema forma di violenza rappresentata dalla prima a sfuggire dalle strette maglie del “dover essere” postulato dal secondo, alcuni tra i più importanti filoni della tradizione filosofica e giuridico-politica occidentale, dalla tomistica alla scuola del diritto naturale, sfidando l’antica massima «silent leges inter arma», hanno intrapreso numerosi tentativi di delimitare la legittimità del ricorso alla violenza bellica tanto sul piano soggettivo quanto su quello oggettivo, pervenendo all’elaborazione di svariate teorie della cosiddetta «guerra giusta» (ius ad bellum).

La speculazione attorno a quest’ultima, progressivamente transitata, di pari passo con l’affermarsi processuale della statualità, dal discorso teologico alla dimensione giuridica, si è tradotta sia in una questione di diritto costituzionale, a partire dalle costituenti tardo-settecentesche, misuratesi per prime con l’esigenza di positivizzare principi e regole fondamentali in merito al fondamento della guerra e alla ripartizione del war power tra i supremi organi costituzionali, sia in un problema di diritto internazionale, cui si è cercato di dare risposta dapprima tentando di fare della condotta della guerra un fatto disciplinato (ius in bello) e in seguito, dal Covenant della Società delle Nazioni alla Carta delle Nazioni Unite, stabilendo limiti giuridici all’uso della forza armata da parte degli Stati. Posto all’intersezione tra queste due branche del diritto, il nodo della disciplina giuridica del fenomeno bellico ha continuato ad animare fino ai nostri giorni le riflessioni della dottrina giuspubblicistica, indotta dai mutamenti geopolitici, […]

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